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Nella giornata di mercoledì 28 febbraio, le principali Associazioni italiane di Guide Ambientali-Escursionistiche (AGAE, AIGAE, Assoguide e LAGAP), insieme ad ActiveItaly – Rete d’Imprese per il turismo attivo e sostenibile, hanno dato ufficialmente vita a uno storico tavolo di lavoro, permanente e condiviso.
L’intento della cooperazione tra queste realtà è “la collaborazione e la realizzazione di azioni e strategie comuni a garanzia e tutela delle attività professionali della guide ambientali escursionistiche”
Nell’ottica di rafforzare, salvaguardare e far evolvere sempre più la figura professionale di guida ambientale-escursionistica, tale volontà di compartecipazione tra le varie sigle, per intervenire in maniera univoca, concreta e mutuale sull’argomento, non può che trovare il nostro plauso e la nostra grande soddisfazione
Il Parlamento sta elaborando una riforma della Legge 2 gennaio 1989, n. 6, in materia di ordinamento delle professioni di montagna.
Le quattro associazioni professionali maggiormente rappresentative delle Guide Ambientali Escursionistiche (GAE) a livello nazionale – AGAE, AIGAE, LAGAP, ASSOGUIDE, – esprimono forte preoccupazione sul tenore della riforma, in quanto la nuova figura di “Guida Escursionistica di Montagna” prevista dal disegno di legge metterebbe ingiustificatamente a rischio le qualità professionali e l’accesso all’attività di oltre 7.500 Guide Ambientali Escursionistiche, che da ormai 30 anni operano su tutto il territorio nazionale.
Ricordiamo infatti le GAE sono una figura diversa dalle Guide Alpine, dagli Accompagnatori di Media Montagna e dalle guide Turistiche, e che prima di avviarsi alla professione affrontano centinaia di ore di formazione per poi accompagnare, nel complesso, milioni di persone in ogni tipo di ambiente (mare, pianura, collina, montagna, vulcani), senza alcuna limitazione territoriale, geografica od altimetrica, su sentieri e percorsi che non necessitano dell’utilizzo di tecniche e di attrezzature alpinistiche e che non presentano particolare difficoltà o pericolosità.
La professione di GAE discende da numerosi regolamenti della UE (l’ultimo il 1022/2009) e, in Italia, dalla legge n. 4/2013 che separa le professioni ordinistiche da quelle “non organizzate in ordini e collegi” o quelle “associative”. A conferma di questa distinzione ci sono state numerose pronunce che vanno dal TAR del Piemonte, al Consiglio di Stato e – prima di tutte – alla Corte Costituzionale.
Dalla pronuncia della Consulta si ricava che le professioni che possono essere “protette” in forza della Legge 6/1989 non possono esserlo per il solo fatto di svolgersi in montagna ma per il fatto di essere caratterizzate, quantomeno, da un aspetto sportivo, più o meno tecnicamente elevato, mentre la Guida Ambientale Escursionistica si concentra sull’illustrazione di aspetti ambientali e naturalistici; questo potrà svolgersi in diversi contesti ambientali, anche quello montano, senza fini sportivi ma di osservazione, studio e conoscenza del territorio.
Inoltre l’ipotesi della costituzione di un ordine professionale per le GAE andrebbe in contrasto con le direttive europee sulla libera concorrenza e l’accesso al mercato, già recepite in Italia.
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Associazione Guide Ambientali Europee
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